Memorie di ascianesi alla Grande Guerra
16 nazioni ed imperi coinvolti, 24 milioni di militari caduti, più di 6 milioni di civili morti; la “guerra d’Europa” come veniva chiamata da chi la combatté, la prima guerra mondiale, come la chiamiamo noi oggi, fu il primo grande conflitto a livello globale, il più grande mai combattuto fino ad allora e da quel giorno la storia dell’umanità non fu più la stessa.
Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero Austro-Ungarico al Regno di Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo. A causa del gioco di alleanze formatesi negli ultimi decenni del XIX secolo, la guerra vide schierarsi le maggiori potenze mondiali e rispettive colonie in due blocchi contrapposti: da una parte gli Imperi centrali (Germania, Impero Austro-Ungarico e Impero Ottomano), dall’altra gli Alleati rappresentati principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo e dal 1915, Italia. Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa), molte persone caddero sui campi di battaglia; si dovettero registrare anche vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra quanto per le conseguenti carestie ed epidemie
A 100 anni dalla sua fine (1918-2018) l’Associazione ARCA insieme alla comunità di Asciano hanno voluto ricordare questo storico evento, principalmente per il grande contributo di giovani vite umane che il nostro territorio pagò in quel conflitto; un’ intera generazione di ragazzi, molti dei quali contadini, artigiani, in molti casi analfabeti che non avevano visto fino ad allora, che la corte dei poderi dove lavoravano o le vie anguste del proprio paese, si ritrovarono lontano da casa a combattere una guerra non loro, nelle montagne come nelle vallate del nord est dell’allora Regno d’Italia. Molti morirono, altri pur con atroci traumi riuscirono a tornare a casa.
Il ritrovamento di un diario proprio di un superstite ascianese è stata l’occasione per la costruzione di un progetto di commemorazione e di divulgazione di ciò che accadde un secolo fa: quelle emozioni, quelle esperienze vissute in trincea e nei campi di prigionia, attraverso la trascrizione e la pubblicazione dei diari del nostro fu concittadino Francesco Torpigliani. “Francesco Torpigliani, diari di guerra e prigionia (1915 – 1918)”. Il 19 maggio in concomitanza del 24 maggio, data di inizio per l’Italia della Grande Guerra, abbiamo tenuto la presentazione della pubblicazione al Parco della Rimembranza, giardino retrostante il Monumento ai caduti, creato alla fine del conflitto che vedeva inizialmente tanti platani quanti sono stati i morti in battaglia. La presentazione ha visto tra l’altro la lettura di alcuni brani del diario stesso intervallate da musiche del periodo, magistralmente suonate dalla Filarmonica G. Verdi di Asciano.
L’interesse e la generosità delle molte famiglie ascianesi interpellate, che hanno avuto tra i loro parenti più prossimi vittime o superstiti della Grance Guerra, la loro disponibilità a fornirci materiale fotografico, documentario e memorie postume, ci ha permesso di realizzare una mostra fotografica e documentaria, integrata da brevi introduzioni storiche e cartografiche sull’evento bellico. All’interno della mostra è stato possibile visionare un video con le testimonianze dirette dei familiari dei combattenti. Nel mese di ottobre presso la chiesa di S. Agostino in coorganizzazione con la locale Venerabile Misericordia di S. Croce e S. Chiodo, si è tenuto un convegno dal titolo: LA GRANDE GUERRA CENTO ANNI DOPO. INCONTRO DI RIFLESSIONE SUL PRIMO CONFLITTO MONDIALE, a cui hanno partecipato come oratori Professori, Docenti dell’Università di Siena e rappresentanti dell’ISRSEC (Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea).
Importante la collaborazione con le Associazioni del territorio interessate ad ampliare con altre idee e iniziative il programma degli eventi commemorativi, in primo luogo la Misericordia, i Donatori di Sangue, la Filarmonica e la Corale di S. Agata. Queste due ultime Associazioni si sono rese disponibili per concerti con brani dell’epoca, rispettivamente all’inizio dell’intero programma, sabato 19 maggio presso il Parco della Rimembranza e alla fine, sabato 3 novembre ore 21.00 Basilica di S. Agata insieme al coro della Ferrata di Verona. Il giorno seguente (data di fine della guerra), si è svolta la commemorazione dei caduti, le autorità civili e religiose hanno ricordato l’evento con S. messa presso la Basilica di S. Agata E cerimonia civile al Monumento ai Caduti, al fine di mettere in evidenza quei valori etici, civili e di fede religiosa che hanno in comune il ripudio della violenza come soluzione di qualsiasi tipo di controversia.
Potete trovare l’elenco dei caduti della Grande Guerra nati ad Asciano facendo click QUI