Seconda iniziativa della serie “La Torre in Mostra”.
L’associazione ARCA ospita le opere della mostra personale dell’artista Anna Sala dal titolo “Lauretana 2018”, che verrà inaugurata domenica 19 agosto alle ore 18.00 presso la Torre de’ Bandinelli in Asciano.
Dell’artista milanese viene esposta una selezione di opere dedicate all’antica via Lauretana che congiungeva, fin da epoca medievale, Siena e le Crete Senesi con il Santuario Mariano di Loreto e, via mare dalle Marche, con le esotiche terre d’Oriente.
Il paesaggio lauretano, tra immanenza e trascendenza
Il viaggio che ci propone Anna Sala attraverso le architetture lauretane, sinuose e feconde, è un percorso di tratti e colori dolci e di rimandi archetipici che segnalano momenti ora eterei ed indefiniti, ora più nitidi e familiari; quindi dalla indeterminatezza ancìpite di mare aperto (“dove l’uomo è sperduto o domina tutto questo? Dove naviga in questa solitudine o la cerca? …” si chiede Mario Luzi), alla cura del sé attraverso il restauro dei propri ricordi. Le mosse … da “iuvenile prèmit’ a viaggiare”; la vita di Anna Sala è stata un peregrinare dalle terre lombarde di origine alle enigmatiche spiagge d’Egitto e finalmente alle Crete di Siena, dove ha compiuto tutti i suoi studi superiori e universitari e dove si è formata tecnicamente e stilisticamente. L’influenza di questa “matria” (terra materna), che fa da “contenitore del rapporto tra l’uomo e la natura e l’universo intero”, per citare ancora Luzi, si traduce in un percorso esegetico a partire da crepuscoli che appaiono insoddisfatti, tenui e timidi; la dimensione concettuale diviene poi sempre più palpabile, fino ad un’aurora corollata da silenzi, agitati dalle vibrazioni di colore e dai profumi di precarietà. Il vigile senso dell’artista ed il suo prezioso acume inevitabilmente conducono, attraverso un parallelo percorso archeologico interiore, all’immobilità dei rari alberi in preda alla disperazione e delle rare case come battelli alla deriva, oltre al non agito delle Crete e alla loro infanzia morfologica non del tutto completata. Il grigio pallore delle argille allora si mescola all’ocra delle sabbie in una stupefacente comunione di trascendenti motivi che riconducono alle devozioni lauretane, generando uno sfondo più propriamente da anacoreti. La tensione descrittiva di Anna Sala nel versatile candore delle foschie mattutine induce sensazioni oniriche di mutevoli arrivi e desideri di fuga lungo una serpeggiante Lauretana, strumento di vetustà e di innato dominio dell’Essere. L’ardore per le minute attenzioni, quasi maniacali, di una giovinezza intellettuale mai esausta si concretizza con un immaginifico profumo di cumarina e con la sapiente articolazione del gradiente di colorazioni. Con una accurata manutenzione della quotidianità Anna Sala coagula volontà ricercate e sa contenere le esagerazioni di esotiche marine immaginazioni ed ogni livore al meriggio di un cipresso cinerino nell’arida calura estiva. Il senso progettuale delle opere nasce dal colloquio surreale tra l’artista e l’intimità e la sacralità del paesaggio lauretano, ovvero pellegrinaggio idealistico dalla natura allo spirito; allora, l’esiziale ingiustizia delle forme e l’immanente asprezza dei dettagli viene placata dalla accettazione esperienziale e dalla misericordia del mondo.
Anna Sala è nata a Milano. Diplomata all’Istituto D’arte Duccio di Buoninsegna di Siena e laureata in Storia dell’Arte Contemporanea con Enrico Crispolti, dopo una lunga permanenza nella città toscana, si è trasferita in Egitto per tre anni. La frequentazione di paesaggi dalle luci e dai colori tanto diversi, quali la dolce campagna senese e il deserto nordafricano, hanno prodotto un’influenza decisiva sull’evoluzione e sul carattere così peculiare della sua pittura. Ha cominciato ad esporre regolarmente in Italia e all’estero dal 2001. Il suo percorso è stato accompagnato da una varia attenzione critica. Ha al suo attivo diversi libri d’artista, pubblicati fra gli altri con Einaudi, Pulcinoelefante, Nuova Editrice Magenta, Edizioni Casagrande.
Vive e lavora a Varese.