Un’antica tradizione racconta che ogni ascianese che beve l’acqua che sgorga dalla fontana della Mencia, posta sotto la Torre Civica (la torre dell’orologio per gli ascianesi) , non possa dimenticare il suo paese natio e, ovunque viva, faccia di tutto per tornarvi periodicamente. Da qui, il detto:
“Chi beve l’acqua della Mencia, la ribeve!”
La stessa tradizione vede i “Menciaioli” ritrovarsi a festeggiare la “rimpatriata” attorno a una grande tavolata per consumare insieme una succulenta cena. Una serata tra divertimento e piatti tipici da vivere insieme nel segno del forte attaccamento e del senso di appartenenza al Paese del Garbo.
La Cena del Menciaiolo, organizzata dalla Pro Loco e dall’amministrazione comunale, è la festa di tutto il paese, dove vengono omaggiati cittadini e associazioni che si sono distinti con il proprio operato per il bene di Asciano.
Durante la serata 2018 sono state consegnate queste onorificenze:
Medaglia d’oro ai Caduti ascianesi della Grande Guerra a 100 anni dalla conclusione del conflitto perché il loro sacrificio sia ricordato da tutte le generazioni come contributo alla pace e alla solidarietà dei popoli.
Mencia d’oro a Giovanni Maccherini perché nel tempo ha sviluppato con la sua competenza, il suo impegno, la sua passione e il suo amore, un forte contributo alla ricerca, studio e conoscenza delle Maioliche ascianesi, tradizione artigianale artistica nota fin dal medioevo.
Mencia d’oro a Monsignor Don Savino Mazzini, parroco di Arbia e Taverne dal 1963 al 2009/2010. Durante quasi cinquant’anni ha contribuito alla crescita della comunità grazie anche a importanti iniziative quali la costruzione delle prime scuole medie, l’ampliamento dell’asilo e la creazione della Corale.
Mencia d’oro al Comune La Roque d’Antheron per gli obiettivi che legano il Comune di Asciano e il Comune di La Roque d’Antheron, gemellati dal 2011, e per la diffusione delle rispettive realtà culturali, artistiche e commerciali.
Mencia d’oro all’architetto Simonpietro Salini per aver dimostrato nel corso degli anni un forte sentimento affettivo nei confronti di Asciano mettendosi a disposizione per il recupero di due importanti testimonianze storiche del nostro territorio, la Chiesa di S.Alberto e successivamente la Torre di Montalceto, restituendole al loro antico splendore.
Mencia d’oro alla Famiglia Pini per aver messo nella disponibilità pubblica la Torre di Montalceto, restituita al suo antico splendore, con l’obiettivo di farne un’attrazione culturale e archeologica di impulso allo sviluppo turistico del territorio.
Medaglia d’argento alla Caritas Parrocchiale di Asciano per il costante impegno a favore dei più deboli e per il sostegno prestato in questi anni alle famiglie bisognose.
Medaglia d’argento a Gianni Materozzi per i risultati ottenuti nelle gare boccistiche come la vittoria del campionato regionale a Sesto Fiorentino, la presenza ai campionati italiani assoluti di Milano e la qualificazione alle fasi nazionali del campionato per società a Roma, e per l’impegno nello sviluppo e nella coordinazione dell’attività boccistica all’ interno della propria associazione.
Medaglia d’argento a Vincenzo Ravaglia per la dedizione profusa in questi anni verso i più bisognosi, dedicando gran parte del suo tempo libero a viaggi in Africa a sostegno delle popolazioni con cui è venuto a contatto.
Tra i premiati figura Giovanni Maccherini (Gianni per gli amici), che è socio onorario e collabora attivamente con l’Associazione ARCA soprattutto, ma non solo, per lo studio delle Maioliche.